Bene l’energia, l’economia del
mare, il food e il pharma, in calo l’automotive. E’ il quadro
dell’economia meridionale disegnato dal Libro Bianco di
Ambrosetti la cui quarta edizione è stata presentata oggi a
Sorrento.
   
I dati: l’economia del mare del Sud Italia rappresenta al
2023 il 32,2% del valore aggiunto (+42% rispetto al 2019) e il
37,3% degli occupati nazionali, garantendo al territorio la
possibilità di qualificarsi come hub marittimo del Mediterraneo
tramite un’opportuna espansione industriale, soprattutto nello
sviluppo della cantieristica e dei porti. Per sviluppare
ulteriormente questo settore, il libro bianco propone di
rafforzare il coordinamento ed efficientare la governance del
sistema portuale italiano e di promuovere lo sviluppo
dell’intermodalità dei porti del Sud incentivando le connessioni
ferro-mare. Inoltre, si ritiene necessario aumentare i
contributi economici per la costruzione di navi competitive
rispetto all’Asia, per sostenere gli effetti delle normative
europee green (ETS, carburanti alternativi, ecc.) e per
prevenire gli effetti della Trumponomics sulla cantieristica e
sul trasporto marittimo.
   
In calo l’automotive: nel 2024 gli stabilimenti
automobilistici del Sud hanno perso oltre 193mila unità (-31,4%)
e tra il 2023 e il 2024, l’export automotive è diminuito del
-32,3% nel Sud Italia, contro un calo del 7% nel centro-nord. Di
contro, Campania e Puglia rientrano tra le prime cinque regioni
italiane per export del settore aerospazio e sono in corso
importanti progetti nel settore in Puglia e Campania, per un
totale di 60 milioni di euro di investimenti.
   

   

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