Pagani continua l’evoluzione delle hypercar con la più recente Utopia, ma tra i clienti continuano ad esserci coloro che ricercano la prima vettura realizzata da Horacio Pagani, la Zonda, che è apparsa di recente in un esemplare unico, grazie all’operato della divisione Pagani Unico. In questo reparto dell’atelier di San Cesario sul Panaro, vengono realizzate le visioni più audaci della clientela, ed è da qui che è nata la Zonda ispirata al silenzio maestoso delle Kunlun Mountains. Una vettura rivisitata profondamente e con una speciale livrea in cui il blu è denso, minerale, e diventa quasi liquido. Così, all’ombra racchiude la profondità della pietra, mentre esposto alla luce del sole, brilla con nitidezza elettrica. Nell’insieme spiccano gli elementi in carbonio, come le wings laterali all’altezza del frontale, la grande presa d’aria pensata per convogliare aria ad alta pressione al motore, la grande pinna centrale, e la doppia ala posteriore. La mise richiama quella della 760 Roadster, per cui è possibile ipotizzare la presenza di un V12 aspirato da 7,3 litri capace di erogare 760 CV sotto le forme di questa one-off, ma non ci sono comunicazioni ufficiali al riguardo.
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