L’avventura di Lancia nel mondo del rally è ricominciata e lo scorso fine settimana è entrata nel vivo con la partecipazione di 19 equipaggi su Lancia Ypsilon alla Targa Florio, sulle strade della Sicilia. Un ritorno che ha messo le sue basi nella categoria Rally4.     “Quello del Rally 4 – ha commentato Eugenio Franzetti, direttore Lancia Corse HF – è ancora oggi l’unico regolamento certo, sicuro, stabile e con un ottimo rapporto tra costi-benefici. C’è anche un aspetto economico da valutare, perché le Rally 4 tu le produci e le vendi. Quindi comunque hai un ritorno dell’investimento interessante. Ne abbiamo vendute 90 ed è un ottimo risultato”.     Il motorsport, per Lancia, torna quindi ad essere un fattore determinante per il futuro, in termini sportivi ma non solo. “Si è deciso di utilizzare il motorsport come leva di comunicazione – ha spiegato Franzetti – e a quel punto si è sviluppata la macchina che è diversa in senso evolutivo rispetto alle altre Rally 4 di Stellantis, cominciare dal pianale che è basato sulla versione ibrida, mentre invece le Peugeot e le Opel sono basate sulla versione termica”.     La stessa macchina è anche la protagonista del Trofeo Lancia dedicato alla Ypsilon Rally4 HF. “Una volta sviluppata la vettura – ha detto ancora Franzetti – abbiamo capito che era necessario creare un Trofeo, perché avrebbe permesso di ottenere ancora più visibilità, di crearci una comunità e di entrare direttamente in contatto con tanti appassionati”.     Un contatto diretto che si è sviluppato anche attraverso la creazione di un’area Lancia all’interno del parco assistenza.     “Quando ho visto tutto montato – ha concluso Franzetti – e ho visto le auto che uscivano, ognuna con la propria livrea, la propria interpretazione di Lancia, è stato un momento emozionante. Il mondo del rally è ancora uno dei più genuini, paragonabile a quello che è la Superbike per il MotoGP”.    

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