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MARIO ISOLA – DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI

“Una qualifica molto intensa e caratterizzata da una lotta serratissima per le prime posizioni, coi primi tre piloti – di tre squadre diverse – racchiusi in appena 67 millesimi di secondo, a testimonianza di quanto le prestazioni fra le varie vetture siano ravvicinate quest’anno.

Anche la Sprint è stata ricca di colpi di scena, dovuti principalmente alle condizioni meteorologiche. La pioggia caduta abbondantemente prima della partenza ha imposto l’utilizzo delle gomme Intermedie che, una volta asciugatasi abbastanza in fretta la traiettoria ideale, hanno accusato un’usura elevata, in particolare sull’anteriore destra, e un conseguente innalzamento dei tempi. L’opzione del passaggio alle slick si è dimostrata subito molto competitiva tanto che tutti poi sono passati alle gomme da asciutto, anche chi come i battistrada, aveva accumulato un bel margine di vantaggio.

Questo aspetto potrebbe avere un ruolo domani nel caso la pioggia tornasse protagonista: se così fosse, infatti, i piloti dovrebbero prestare molta attenzione alla gestione delle Intermedie. In caso di gara sull’asciutto, i pochi dati raccolti fra ieri e oggi – una sola sessione di libere e una Sprint quasi tutta bagnata – non possono che confermare le previsioni della vigilia in termini di strategia. Nonostante il passaggio ad una terna di mescole più morbide di uno step rispetto al 2024, la sosta singola è, sulla carta, la più veloce, con Medium e Hard protagoniste assolute. Nove squadre su dieci (unica eccezione la Racing Bulls) si sono tenute due set di C3, non tanto con l’obiettivo di usarli entrambi in gara quanto di averne uno come back-up in caso di neutralizzazioni o interruzioni, eventualità tutt’altro che remota su un tracciato come questo”.



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