All’edizione 2025 di Autopromotec,
che si apre domani 21 maggio a BolognaFiere, riflettori puntati
sul progetto che verrà presentato all’RFID Ecosystem Village,
presso il padiglione 22 (stand A2) e che comporterà una vera
rivoluzione nell’impiego dei dati digitali per l’assistenza al
pneumatico.
L’importante iniziativa è nata dalla collaborazione di 8
aziende del settore pneumatici – Ateq, Corghi, Devel, Fasep,
GDSO, Innovando, Michelin e Regom – e prevede un’area collettiva
che permetterà di illustrare con dimostrazioni pratiche i
diversi impieghi della tecnologia RFID (Radio-Frequency
Identification) nell’intero ciclo di vita del pneumatico.
Dalla logistica alla gestione del magazzino, dalla
diagnostica alle attività assistenza, dalla ricostruzione alla
raccolta e smaltimento a fine vita: letteralmente dalla culla
alla tomba, la tecnologia RFID segue il pneumatico in tutti i
passaggi del suo ciclo vita, ottimizzando la tracciabilità,
l’efficienza operativa e la sostenibilità.
Grazie alla tecnologia RFID è infatti possibile identificare
univocamente ogni singola gomma – e che offre già offre diversi
importanti vantaggi nella gestione dell’operatività del
pneumatico – sarà presto di fondamentale importanza anche per
l’implementazione del passaporto digitale dei prodotti (DPP).
Uno standard di mercato – spiegano gli organizzatori – che
perché possa diffondersi massimamente richiede un approccio di
ecosistema in cui è fondamentale il ruolo di Global Data Service
Organisation for Tyres and Automotive Components (GDSO).
Fondata nel 2022 da Bridgestone, Continental, Goodyear,
Michelin e Pirelli questa organizzazione internazionale
no-profit sta lavorando per la realizzazione e la diffusione a
livello globale di uno standard univoco e interoperabile per
l’uso dei dati in cloud del pneumatico.
Lo fa curando quindi l’infrastruttura informatica su cui
l’intero sistema si basa, in collaborazione con tutti gli
stakeholder della catena del valore dei pneumatici.
Ad Autopromotec, in particolare, Michelin presenterà
pneumatici con RFID integrato per auto e camion – nuovi e
ricostruiti – per dimostrare insieme agli altri partner tutti i
principali vantaggi offerti da questa tecnologia, in ogni fase
del ciclo di vita del pneumatico.
Il dato RFID accompagna poi il pneumatico anche nelle diverse
attività aftermarket: in ambito diagnostico, Ateq si distingue
per i suoi scan tool avanzati, che non solo semplificano tutte
le operazioni dei sensori TPMS, ma ne migliorano anche la
precisione, riducono i tempi di assistenza e supportano i
tecnici con interfacce intuitive e prestazioni affidabili.
Corghi presenta invece un innovativo pre-check dinamico in
grado di generare una scheda di lavoro completa grazie
all’integrazione con il Tyre Information Service. Riguardano le
attività di assistenza al pneumatico le novità Devel e Fasep che
presentano rispettivamente uno smontagomme automatico
diagnostico e una equilibratrice dotate di lettori RFID
integrati in modo da automatizzare e ottimizzare l’efficienza
complessiva delle operazioni.
Anche nelle fasi finali del ciclo di vita del pneumatico la
tecnologia RFID porta già oggi importanti benefici, ce lo
dimostrano aziende quali Innovando, la cui infrastruttura
digitale massimizza la tracciabilità del pneumatico a fine vita
e aggiunge ulteriori funzioni utili al gommista, e Regom – che
fornisce l’intero processo di smistamento, dalla separazione e
allineamento degli pneumatici all’analisi dei dati – utilizza la
tecnologia RFID combinata con l’intelligenza artificiale per
identificare e smistare gli pneumatici usati con la necessaria
rapidtà industriale
Tutti questi temi saranno inoltre approfonditi nel convegno
The ‘RFID Ecosystem in tyres’ che si terrà all’Autopromotec
mercoledì 21 maggio alle 14.00 presso la Gallery 21/22.
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