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MARIO ISOLA – DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI
“Quando i primi sei della griglia di partenza passano nello stesso ordine sotto la bandiera a scacchi si tende ad etichettare la gara come noiosa. Ora, non pretendo di affermare che abbiamo assistito allo spettacolo più emozionante nella storia del nostro sport però abbiamo comunque visto una gara intensa, tanto che i primi tre della classifica finale – ieri in qualifica racchiusi in 44 millesimi di secondo, oggi hanno terminato la corsa raggruppati in poco più di due secondi.
Tutti i piloti – dopo una prima parte abbastanza controllata, soprattutto nella percorrenza del primo settore, il più impegnativo per le gomme – nella seconda hanno spinto fino all’ultimo giro. Non è un caso che 14 piloti su 20 hanno fatto segnare il loro miglior tempo sul giro nelle ultime cinque tornate. Peraltro, il tempo di Antonelli (1’30”965) è stato più veloce di 2”741 rispetto al giro più veloce della gara dello scorso anno, fatto segnare da Verstappen, un segno di quanto le prestazioni quest’anno siano migliorate rispetto al 2024.
Su una pista dove il degrado termico è sempre stato tradizionalmente molto significativo oggi abbiamo visto le due mescole Hard e Medium non avere praticamente nessuna perdita di prestazione cronometrica, anche su stint particolarmente lunghi. Ciò è stato dovuto sia al fatto che le temperature di aria e asfalto sono state particolarmente basse – quella della pista è stata in media la più bassa mai registrata dal 2011 in poi – sia alla gamma di mescole 2025, che è stata migliorata al fine di ridurre appunto questo tipo di degrado. Un altro degli obiettivi tecnici che avevamo era la diminuzione della formazione del graining e oggi, pur con le già menzionate basse temperature, non abbiamo avuto praticamente nessun pilota soffrire per questo fenomeno”.
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