I carburanti rinnovabili come strategia per accompagnare l’evoluzione ecologica del settore automotive. Questo il focus della seconda tappa italiana del ‘Tour d’Europe’ che si è svolta oggi a Palazzo Lombardia.L’iniziativa, che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, è stata promossa da aziende e associazioni della filiera del comparto automobilistico, tra cui Enilive.Si tratta di un evento itinerante che segue il viaggio di diversi veicoli leggeri e pesanti, alimentati da carburanti prodotti con materie prime rinnovabili, attraverso 20 Paesi europei, con l’obiettivo di evidenziare l’importanza dei biocarburanti nel percorso di decarbonizzazione dei trasporti.”Questa iniziativa si inserisce in un percorso iniziato tre anni fa – ha spiegato Guidesi -. Una battaglia caratterizzata dalla nostra volontà di salvare il settore dell’industria automotive, indispensabile per la manifattura europea. Anche oggi ribadiamo la necessità, ormai non più rimandabile, di un cambio netto di regolamentazione europea; deve essere sancito chiaramente il principio di ‘neutralità tecnologica'”.Il ‘Tour d’Europe’, oltre che da Enilive, è sostenuto anche da Avia, Bmw, Bosch, Collective du Bioéthanol, Daf Trucks, Ebb, ePure, Ewaba, FuelsEurope, Honda, Hyundai, Iru, Iveco, Moeve, Neste, Prio, Repsol, Tja, Transportes Aguieira, University Darmstadt, University Karlsruhe e ViGO bioenergy.”Regione sta investendo tanto su forme anche alternative all’elettrico come il biocarburante. Lo abbiamo fatto con i treni, guardando anche all’idrogeno, e soprattutto sul trasporto su gomma dove investiamo tantissimo su varie forme alternative” ha affermato l’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente.Mentre Andrea di Stefano, responsabile Affari regolatori di Enilive, ha sottolineato che i biocarburanti “sono una soluzione già adottata per contribuire alla riduzione delle emissioni del trasporto aereo e possono dare un importante supporto alla transizione anche dei mezzi su strada”.
Giudesi, a margine dell’incontro, ha detto che “lla Commissione europea chiediamo di salvare l’industria dell’automotive cambiando le stupide regole imposte. Adesso è solo ed esclusivamente una volontà politica perché agli elementi tecnico scientifici ci abbiamo pensato noi”. “L’iniziativa ‘Tour d’Europe’ promossa da Enilive e che abbiamo deciso di presentare in Regione Lombardia – ha proseguito – rappresenta l’ultimo pezzo del puzzle che abbiamo costruito in tre anni di lavoro tecnico scientifico coinvolgendo tutti, dai territori alle aziende e alle università” ha aggiunto Guidesi, sottolineando che “il lavoro della Lombardia è da tempo nelle mani della Commissione europea”.
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